· Massimo Bocca  · 3 min read

Soffia

Con la testa sono da giorni fisso su #Ismaele2023, e ieri sera per distrarmi [...]

Con la testa sono da giorni fisso su #Ismaele2023, e ieri sera per distrarmi pensavo a quanti post ho letto negli ultimi tempi sui diversi modi di stare su Linkedin e sui social in generale.

Alcune cose mi sembra di averle capite: 📍 L’esperienza di #terzabirra sta confermando che esistono persone di valore che vogliono essere ingaggiate in discussioni di valore.
📍 L’esperienza di #VajontS23 ha confermato che l’autenticità crea legami autentici, anche se mediati da mezzi digitali, anche senza contatto.

Infinite chiacchiere pubbliche e private parlano di una difficoltà a comprendere questa dinamica: passare dal connettersi per apparire, nemmeno per proporsi, al connettersi non per farsi ma per lasciarsi vedere, mettere in comune, mettere a servizio.

Ho una mezza idea in testa, che mescola queste cose con incontri un po’ tematici un po’ no, sine cazzeggio et gattini, ma aperti alle modalità di comunicazione di persone diverse tra loro, interessate a un tema specifico. Non so bene come darle forma, non so nemmeno se sia il caso di farlo, mi piacciono i documentari sull’origine del sistema solare, quando tutto è ancora polvere di stelle che gira.

Nel boschetto della mia fantasia immagino persone della mia rete, interessate a un tema (professionalmente o personalmente) che si confrontano utilizzando le modalità leggere e aperte viste prima. Diciamo che siamo dalle parti opposte dei quadretti e del “che ne pensi?“. Come una terzabirra a tema fisso (non so se poi il paragone regga del tutto).

Si tratterebbe anche di imparare tutti insieme un linguaggio, e un modo. Non siamo più abituati. Un respiro più ampio, tempi più lenti, senza ossessione dell’output, ma anche lontani dalle “chiacchiere da convegno”, dai verbi impersonali e modali che uccidono l’execution in tutti i settori che conosco.

Una cosa che somigli al modo tradizionale in cui prendevano le decisioni i nativi americani, mentre girava la pipa. Oppure all’entaconsulta, ma con forti iniezioni di time management.

Forse addirittura una cosa che richieda la nascita di una facilitazione nuova, che oggi non è formalizzata, per codificare la quale si possa iniziare a mettere le basi proprio mentre si fa esperienza.

Siccome un nome ci va, un incontro così mi piacerebbe chiamarlo #Calumeeting, e #CaluNet la community che si riconosce in quella modalità. Compatitemi. 😇

È un’idea confusa. Questo post è una richiesta di dichiarazioni di interesse, e di pareri. Poi, se ne varrà la pena, si troveranno modi e posti per parlarne insieme. Magari facciamo un’altra megachat come #Qlub, e la guardiamo contorcersi e impazzire digitalmente davanti ai nostri occhi.

A voi la parola.

(P.S.: io non fumo, non ho mai fumato. Eppure a Natale mi hanno regalato una pipa. E’ bellissima. A volte le cose ci mettono mesi a farsi strada, come una balena che emerge piano, per respirare, mettendoci ore. Ecco, questo post è lo sbuffo. 🐳)

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