Afterzabirra numero ventinove

Tema acclamato questa sera a #terzabirra: il gioco.
Il gioco senza curvature nè vergogne, niente gamification, nessuna ricerca di morali, outcome, obiettivi, ma il gioco per la voglia di giocare.
Il rapporto tra gioco, età e felicità, il gioco adulto nel tempo dedicato o nel tempo rubato.
Il gioco nelle cose che facciamo, e nella vita che viviamo. E il gioco per toglierci dalle cose, per un po’, e anche dalla vita, visto che ce ne regala un’altra, da abitare temporaneamente.
I giochi nuovi e i giochi antichi, tutti egualmente presi sul serio.
Il gioco da imparare, e il gioco da inventare. Qualche volta, il gioco da ingannare.
Il pessimo rapporto con le istruzioni, quelle complicatissime di alcuni giochi da tavolo, e la speranza di trovarci semplicità, leggerezza e divertimento, domeniche pomeriggio piene di sogno, risate, e probabilmente alcol in quantità più smodate dell’auspicabile; PES e Punt&Mes.

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